Visita privata della mostra « Atto 2/3: Col Tempo »

Il tempo, invisibile e inafferrabile, costituisce la trama di ogni esperienza umana ed è uno dei materiali essenziali dell’arte. Se la fotografia è caratterizzata dalla luce e dallo spazio, lo è altrettanto dal tempo: lo ritaglia, lo sospende, lo trasforma in materia sensibile. Ogni immagine è un frammento di durata fermato nel suo slancio, un istante che rifiuta di scomparire.

Da sempre gli artisti tentano di comprendere ciò che il tempo fa alla forma, al corpo, alla memoria. Eraclito vedeva nel mondo un flusso perpetuo, mentre Sant’Agostino, meditando anch’egli a Roma, si meravigliava di questo paradosso: il tempo esiste solo nella coscienza umana, tesa tra il ricordo del passato e l’attesa del futuro. A Roma,
questa riflessione assume una risonanza particolare. Qui il tempo si fa visibile, quasi tangibile. Gli strati della storia si sovrappongono come strati di memoria: le rovine dialogano con il presente, le pietre antiche sfiorano la luce di un nuovo giorno. La città eterna ricorda che il tempo non è solo ciò che passa, ma anche ciò che rimane.In un’epoca saturata di immagini istantanee e di informazioni effimere, ripensare il tempo con la sua lentezza, la sua profondità, e la sua densità diventa un gesto quasi politico. Forse, in fondo, l’arte non ha altra vocazione se non quella di dare forma al tempo, per permetterci, ancora per un istante, di abitarlo in un modo diverso.

Iscriviti a una visita privata della mostra « Atto 2/3: Col Tempo » presso Rhinoceros, con il gallerista e curatore parigino Thierry Bigaignon: un’occasione rara per cogliere l’essenza delle opere presentate in questa mostra innovativa.